La Sala delle Asse
Eccezionale testimonianza della presenza di Leonardo da Vinci (1452-1519) alla corte sforzesca, la Sala delle Asse è l’ambiente più illustre del Castello. Collocata al piano terra della torre angolare posta a nord-est, la Falconiera, la sala deve il suo nome al rivestimento ligneo che in età sforzesca si utilizzava per rendere alcuni ambienti meno freddi e più confortevoli. Ornata di affreschi a motivi araldici per Galeazzo Maria Sforza, la sala ha ricevuto sotto Ludovico il Moro la celebre decorazione leonardesca, nel 1498. Se alcune missive tra il Moro e il grande artista permettevano di conoscere l’esistenza di una decorazione di Leonardo, i secoli bui vissuti dal Castello sotto le dominazioni straniere sembravano aver nascosto per sempre il ciclo dipinto.
Si deve alle ricerche dell'architetto Luca Beltrami e soprattutto dello storico tedesco Paul Müller-Valde il rinvenimento nel 1893 di significative tracce di pittura nella volta, cui seguì un ampio restauro compiuto da Ernesto Rusca nel 1902, che reinterpretò la decorazione quattrocentesca ricreando un insieme a colori straordinariamente vivaci. Le tracce di monocromo scoperte sulle pareti, invece, attribuite erroneamente all'epoca spagnola, furono nascoste dall'allestimento di quegli anni.
Negli anni Cinquanta del Novecento il colore della volta venne attenuato, senza però cancellare gli interventi dei primi del secolo, mentre i frammenti a monocromo con radici e rocce sulle pareti nord e nord-est della sala furono attribuiti alla mano di Leonardo e lasciati visibili nell'allestimento dello studio BBPR.
Dal 2013 la Sala delle Asse è oggetto di un nuovo restauro che ha rivelato nuovi frammenti a monocromo sulle pareti.
La Sala delle Asse, sala VIII del pecorso del Museo d'Arte Antica, è chiusa al pubblico per i lavori di restauro.
Al centro delle celebrazioni leonardesche in Castello recentemente concluse, la sala ha attirato 350.000 visitatori.