Gli Arazzi Trivulzio
In Sala della Balla è esposto lo straordinario ciclo di arazzi raffiguranti i dodici mesi. Commissionato da Gian Giacomo Trivulzio, nominato dal 1499 dai Francesi maresciallo di Francia e governatore generale della Lombardia, il ciclo è disegnato da Bartolomeo Suardi detto il Bramantino (notizie dal 1480 al 1530) e tessuto a Vigevano da Benedetto da Milano e collaboratori. I complessi lavori si conclusero nel 1509.
Di grande rilievo per la sua completezza e per la buona situazione di conservazione, il ciclo Trivulzio raffigura in centro il mese cui è dedicato, circondato da figure che narrano le attività agricole corrispondenti. In alto spicca, entro ghirlanda, lo stemma Trivulzio, con la sirena in atto di spezzare una lima contro un diamante, chiara allusione alla solidità indistruttibile del committente e il motto Netes mai, traslitterazione fonetica di Ne t’esmai (non temere). Sempre nella parte superiore ai lati dello stemma è rappresentato il sole e il segno zodiacale. Stemmi e monogrammi della famiglia Trivulzio incorniciano le scene.
Eccezionali per la fusione di una tecnica artistica prevalentemente usata Oltralpe con un’ambientazione spaziale rinascimentale e di gusto italiano, i dodici arazzi si svolgono seguendo il ciclo solare, iniziando con marzo e concludendosi con febbraio. Nel mese di settembre si riconoscono i committenti Gian Giacomo Trivulzio e la consorte Beatrice d’Avalos. Nel mese di agosto invece si scopre il ritratto di un grande artista del Rinascimento, Donato Bramante.
Gli arazzi sono esposti nella Sala della Balla, sala 37 del Museo degli Strumenti Musicali.